Archive for 2012
San Siro
Da sempre la Scala del calcio, oggi San Siro è anche un polo socio-culturale all'interno di un'area che sarà presto raggiunta dalla metropolitana. Un museo, un tour e tante novità per uno stadio che tra storia e multimedialità diventa un'esperienza possibile oltre i confini di una partita...
di Graziana Urso
continua→Eraldo Pizzo
Dalla favola della Pro Recco all'Olimpiade di Roma. L'amarcord di una leggenda sportiva che, nonostante il successo di Londra, a Storie di Sport lancia l'allarme sulle condizioni della pallanuoto italiana: "I miracoli non bastano più"...
di Danilo Francescano
continua→Stefano Mei
Incontriamo Stefano Mei quando è appena sceso da un palco, dove l’ex-fondista ha potuto fare una delle cose a cui tiene di più: confrontarsi con i giovani e parlare con loro. Una chiacchierata su passato, presente e futuro dell'atletica italiana con il campione europeo di Stoccarda 1986...
di Danilo Francescano
continua→La monetina di Alemão
E il Napoli aggancia il Milan a tavolino
8 aprile 1990, Domenica delle Palme. il Napoli, che in classifica insegue il Milan a un punto, è impegnato a Bergamo contro l’Atalanta, mentre in contemporanea i rossoneri tentano di espugnare il Dall’Ara di Bologna. Sul campo finisce 0-0 per entrambi, ma la partita decisiva si gioca sul tavolo del Giudice Sportivo...
di Graziana Urso
continua→Armando Dell’Aquila
Dalla mancata partecipazione olimpica alle vittorie mondiali ed europee. Ritratto dell'asso italiano nel canottaggio dei pesi leggeri, un campione nato da campioni intenzionato ad arricchire ancora il palmarès di famiglia...
di Graziana Urso
continua→Monaco 1972: USA-URSS
Giochi di Monaco, 1972. Quattro giorni dopo l'attentato terroristico ai danni degli atleti israeliani, lo spettacolo non si ferma. A contendersi la finale di basket, sul parquet del Basketball Hall, le Nazionali dell’URSS e degli USA, con i sovietici favoriti dal pronostico, ma con gli statunitensi convinti di avere già in tasca la medaglia d’oro ...
di Marco Della Croce
continua→Ben Johnson
Giochi Olimpici di Seul, 1988. L'atleta canadese Benjamin Johnson diventa l'uomo più veloce della storia siglando il record del mondo nella specialità dei cento metri. I tifosi lo osannano, la stampa lo celebra, ma la gloria si trasforma presto in onta. Due giorni dopo, Johnson verrà squalificato per doping...
di Alice Figini
continua→Giovanna Trillini
Nostra signora delle Olimpiadi
Il fioretto femminile italiano aveva portato il suo contributo di eleganza e di prestigio con la vittoria di Irene Camber a Helsinky 1952 e con quella di Antonella Ragno a Monaco 1972, ma dopo di loro per lunghi anni il tricolore sembrò non voler salire sul pennone più alto, almeno nei Giochi Olimpici, accarezzandolo e sfiorandolo in un paio di occasioni senza mai poterlo raggiungere. Poi arrivò Giovanna Trillini da Jesi...
di Danilo Francescano
continua→Oronzo Pugliese
Eppure esistono, nonostante tutto. Anche nel più mediatico dei mondi possibili, il calcio, in cui i vincenti, i perdenti ma belli, le giovani promesse che non crescono mai e poche altre tipologie che fanno cassetta occupano stabilmente (a volte con merito, altre meno) il centro della scena, esistono le eccezioni. Oronzo Pugliese fu una di queste...
di Danilo Francescano
continua→Enzo Maiorca
Domenica 22 settembre 1974, mare di Sorrento. Il cavo d’acciaio sembra perdersi nel blu infinito. L’uomo in muta nera aspira l’aria con ritmo veloce, espirandola subito dopo, allo scopo di diminuire l’anidride carbonica nel suo sangue. Se ne sta aggrappato ad un grosso salvagente quadrato, a strisce bianche e rosse, l’uomo, mentre tutto attorno si affollano barche, gommoni e battelli di ogni genere...
di Danilo Francescano
continua→Daniele Greco e il dopo-Londra
La mia strada verso la "maggiore età"
Le “corse dello stradone” sono uno dei giochi d’infanzia dei ragazzi cresciuti nei paesi del Salento. Ci si lancia da un incrocio all’altro, o lungo il perimetro di un isolato e, tra un ginocchio sbucciato e i rimproveri dei vicini, vince chi taglia il traguardo di turno prima degli altri. Il primo approccio con l’atletica per Daniele Greco è arrivato in strada, ma nessuno a Galatone, la cittadina in provincia di Lecce dove ha trascorso tutti i suoi 23 anni, avrebbe mai potuto scommettere che un giorno quel "vagnone" che si divertiva a correre avrebbe sfiorato il podio alle Olimpiadi di Londra nel salto triplo...
di Graziana Urso
continua→Mexico 1968
Giochi di record, giochi di sangue
Città del Messico, sabato 12 ottobre 1968. Sono passati solo dieci giorni dalla strage di Piazza delle Tre Culture, dove esercito e polizia hanno massacrato centinaia di studenti che manifestavano pacificamente. Dieci giorni surreali, che hanno lasciato il mondo allibito ed incredulo. Nel torrido pomeriggio d’inizio autunno Queta Basilio Sotero, velocista di Mexicali, accende il tripode dello Stadio Olimpico. Il nuovo podcast di Storie di Sport...
di Danilo Francescano
continua→Il Tourist Trophy del 1937
La fantastica vittoria di Omobono Tenni
Fu un attimo. La moto sbucò rombante da una curva a velocità folle – sembrava volasse –, proprio mentre un carretto trainato da un asino stava attraversando lentamente la carreggiata. La disperata frenata del centauro in tuta, occhiali e casco neri non bastò tuttavia ad evitare l’incidente.Nonostante una gamba fratturata, Omobono Tenni – uno tra i più forti motociclisti del mondo – riuscì a mantenere la sua proverbiale compostezza...
di Marco Della Croce
continua→Astylos di Kroton
Anche le Olimpie antiche erano il momento in cui i migliori atleti del mondo si ritrovavano per confrontarsi in un variegato insieme di gare, in teoria prive di premio materiale. Spesso con onestà e lealtà, talvolta con imbrogli e trucchi più o meno evidenti, ma sempre con valenze sociali e soprattutto politiche. Aspetto questo che, come nelle moderne Olimpiadi, non solo non escludeva, ma anzi implicava un uso più o meno scoperto di incentivi concreti e del tanto esecrato (a parole) denaro. Emblematico il caso di Astylos di Crotone...
di Danilo Francescano
continua→Hirofumi Daimatsu
Nel 1953 le migliori giocatrici di volley del dopolavoro di una fabbrica giapponese si trasferiscono a Ôsaka agli ordini di un coach che farà la storia della pallavolo. Allenamenti durissimi, tecniche e tattiche innovative: diventeranno una squadra formidabile, la plurititolata Nazionale nipponica che conquisterà anche i Giochi di Tōkyō del 1964.
di Marco Della Croce
continua→Milon di Kroton
La culla dello sport, è ben noto a tutti, fu l’Antica Grecia. Ai vari Giochi che a scadenze definite richiamavano i migliori atleti del mondo ellenico ad Olympia come a Delfi o a Corinto, parteciparono autentici fuoriclasse, che non è inverosimile pensare competitivi anche ai nostri tempi. È questo il caso di Milon di Kroton...
di Danilo Francescano
continua→Rubin Carter “Hurricane”
Una tragica storia d'ingiustizia
Il verdetto scatenò la protesta dei seimila spettatori della Convention Hall di Filadelfia che sommersero con una salva di fischi la lettura dei cartellini. Sebbene lo sfidante avesse chiaramente prevalso in almeno nove dei quindici round, l’arbitro Bob Polis e i due giudici, Jim Mina e Dave Beloff, assegnarono infatti la vittoria ai punti all’italo-americano Joey Giardello, campione mondiale in carica dei pesi medi...
di Marco Della Croce
continua→José Bencosme
La sua è una storia di quelle che raccontano un’Italia nuova. Dalla Repubblica Dominicana a Londra via Cuneo. José Reynaldo Bencosme, vent’anni, originario di La Vega, tra pochi giorni alle Olimpiadi sarà la freccia azzurra nei 400 metri ostacoli. L’ascesa di una grande promessa...
di Graziana Urso
continua→Gli Abbagnale
Fratelloni d’Italia: Giuseppe racconta
In Italia è ben difficile che uno sport si identifichi in maniera quasi completa con un solo nome. Specialmente poi se lo sport in questione può vantare una gloria più che centenaria, un’aristocrazia di decine di campioni e una parterre de rois di autentici fuoriclasse da leggenda, come è il caso del canottaggio azzurro. Eppure dici canottaggio e pensi Abbagnale: addirittura non un singolo atleta, ma un’intera famiglia...
di Danilo Francescano
continua→Franco Menichelli
È la sera del 26 ottobre 1968, un sabato. All'Auditorio Nacional di Città del Messico stanno per concludersi le gare di ginnastica con la prova individuale maschile del corpo libero. Il ventisettenne Franco Menichelli, oro a Tōkyō quattro anni prima in quella stessa specialità, sta per terminare il suo esercizio...
di Marco Della Croce
continua→Fausto Coppi
"Caro Giovanni, ti mando due corridori. Uno, il Coppi, vincerà”. La segnalazione, spedita via lettera nel 1939 dal massaggiatore Biagio Cavanna a Giovanni Rossignoli della Bianchi alla vigilia di una corsa a Pavia, è l’annunciazione di un campione, anzi, del Campionissimo...
di Graziana Urso
continua→Graziano Mancinelli
Gli ostacoli per un uomo sono un po’ come il sale per le minestre: danno il giusto sapore. Ognuno di noi deve affrontarne diversi nel corso della vita, talvolta incespicando, oppure crollando o, al contrario, facendo un bel percorso netto. Graziano Mancinelli amava e praticava lo sport che trovava negli ostacoli, quelli veri, lo spunto necessario per vincere: era infatti un asso dell’equitazione, specialità salto ad ostacoli...
di Lucio Iaccarino
continua→Muhammad Ali
Il guerriero che difese la pace
La forza, Cassius Clay, l’ha sempre avuta nel sangue; non è mai stata soltanto un’energia straordinaria in grado di abbattere ogni genere di barriera, umana o sociale, incontrata lungo il percorso, ma soprattutto un’inclinazione alla sfida che in ogni istante della sua vita emergeva con prepotenza, chiedendo di essere ascoltata...
di Alice Figini
continua→Anna Incerti: oro amaro
La vittoria antidoping di Barcellona 2010
C’è sempre qualcosa che un risarcimento non basta a ripagare. Una perdita irreversibile, la rabbia provata o una gioia non vissuta. Anna Incerti, capitano della squadra nazionale di maratona, ha saputo solo due giorni fa di aver conquistato, in seguito alla squalifica per doping della lituana Zivile Balciunaite e della russa Nailya Yulamanova, la medaglia d'oro agli Europei di Barcellona 2010, “ma non so – dice – se esultare o incavolarmi”...
di Graziana Urso
continua→Fabrizio Donato
L'oro europeo nel triplo si racconta a Storie di Sport. La passione per l'atletica, le delusioni, i successi e le aspettative olimpiche di un campione che punta dritto alla medaglia, sfidando l'erede designato in una gara che, per la prima volta ai Giochi, potrebbe parlare italiano...
di Graziana Urso
continua→
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