Tag archive for Hitler Adolf
Marcel Cerdan
Era un pied-noir. Un "piede nero". Uno straniero, come il futuro premio Nobel Camus. A suon di cazzotti ebbe successo, fama, una famiglia unita e adorante. Ebbe anche una canzone tutta per lui: la scrisse Édith Piaf, che lo supplicò di raggiungerla con il primo volo disponibile...
di Melania Sebastiani
continua→Ran Laurie
Il canottaggio per "Doctor House": una questione di famiglia. Il padre fu campione olimpico ed entrambi i Laurie sono membri del prestigioso Leander Club. La storia e gli aneddoti del padre (lui sì, dottore davvero) di uno dei medici più amati della televisione...
di Melania Sebastiani
continua→Fanny Blankers-Koen
Atleta del secolo, stabilì venti primati mondiali, vinse quattro medaglie olimpiche d'oro in una sola edizione, conquistò cinque titoli europei e cinquantotto nazionali. Alla sua prima medaglia era considerata "troppo vecchia", "troppo sposata" e "troppo mamma" per vincere. Al giro d'onore in Olanda, sul cocchio salirono anche i due figli...
di Melania Sebastiani
continua→Hertzko Haft
Ha un numero, il 144738. Il suo ring è un campo di concentramento. La sua forza è aumentata dall'istinto di sopravvivenza che lo rende spietato. Una storia autentica sospesa tra verità storica e dettagli non verificati, salva per un pugno...
di Francesco Gallo
continua→La partita di Natale
La tregua di una palla in trincea
Nel gelido inverno del 1914, avvenne un miracolo insperato. La notte della vigilia di Natale un canto lontano spezzò l'orrore delle trincee. I soldati dimenticarono i colori delle divise, deposero i fucili e si avvicinarono l'uno all'altro. Fu una tregua breve e imprevista, interrotta presto dall'ombra di un presagio...
di Francesco Gallo
continua→Louis Zamperini
Protagonista di “Unbroken”, la pellicola diretta da Angelina Jolie. Atleta olimpionico, naufrago, prigioniero di guerra; l’incredibile storia di un uomo temerario. Quarantasette giorni disperso in balia dell’oceano, poi l'approdo sulla terraferma che lo consegna nelle mani del nemico. In un campo di lavoro subisce le peggiori torture, senza mai desistere. Rientrato in patria ha predicato il perdono per spiegare come si sopravvive al dolore...
di Alice Figini
continua→Il fantastico Mondiale del ‘42
Storicamente è risaputo che per i Giochi Olimpici si fermavano le guerre. Ma non successe mai che le guerre si fermassero per i mondiali di calcio. Eppure, ci fu un visionario che sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale volle continuare a far correre il pallone in Patagonia, nella speranza, tutta nobile e tutta idealista, di far cessare i conflitti. Nel 2012 Filippo Macelloni e Lorenzo Garzella decidono di ridare alla leggenda una forma, quella del documentario...
di Melania Sebastiani
continua→Gabre Gabric
Dal lancio del disco alle Olimpiadi di Berlino 1936 e Londra 1948, fino al record dei campionati europei master over 90 del 2010: cento anni compiuti da poco, e continua a vincere. Storia di una donna diventata un monumento vivente allo sport...
di Alice Figini
continua→Zaire 1974
La storia della spedizione Mondiale dello Zaire a Monaco 1974, prima squadra dell'Africa Nera a partecipare alla competizione, tra le promesse di ricchezze smodate ai giocatori e la triste realtà di una Nazionale che il presidente Mobutu strumentalizzò per rafforzare il suo discusso potere ...
di Gabriele Radaelli
continua→Ondina Valla
Quando il 20 maggio 1916, dopo quattro figli maschi, la famiglia Valla fu finalmente allietata dalla nascita di una bella bambina, l’orgoglioso genitore non ebbe esitazioni. Scelse per la nuova arrivata un nome che gli era caro, quello di una città esotica e misteriosa, evocatrice di deserto e carovane: Trebisonda (oggi Trabzon)...
di Danilo Francescano
continua→Springboks e All Blacks
La riconciliazione su un campo di rugby
Due aree contrapposte. Due mete. Due squadre avversarie. Calci, tanti. Mischia, sangue che schizza. Fango e uomini a terra. Giudizi, fischi, azioni. Reazioni. Una lunga storia d’incontri, proteste e traumi sulle spalle. Il mondo che guarda...
di Melania Sebastiani
continua→Luz Long e Jesse Owens
L'amicizia che sconfessò il Führer
Berlino, 1936. Le Olimpiadi si trasformano uno strumento di propaganda ideologica per celebrare la supremazia della razza ariana. Sulla pedana del salto in lungo si sfidano Luz Long, pluripremiato campione tedesco, e l'afroamericano Jesse Owens. Hitler si prepara a pregustare il successo del suo pupillo, ma un gesto inatteso interverrà a rovinare i suoi piani. Perché Long fu amico di Jesse e il loro sodalizio divenne storia...
di Alice Figini
continua→Tazio Nuvolari
La fantastica epopea del "Mantovano Volante"
Il Mantovano Volante, Nivola, l’Asso degli Assi, il Maestro. L’uomo dai mille soprannomi. La vera leggenda. L’inimitabile epopea di Tazio Nuvolari, il più grande pilota a due e quattro ruote di tutti i tempi, rivive su Storie di Sport nell’audiodoc Quando passa Nuvolari e nella sintesi che lo introduce sul magazine…
di Danilo Francescano
continua→Gottfried von Cramm
Londra, 1937. Sul Centre Court di Wimbledon si gioca la semifinale di Coppa Davis tra Germania e Usa quando arriva una telefonata che si mormora possa essere di Adolf Hitler. A rispondere è Gottfried von Cramm, il barone tedesco che si piegò a Don Budge ma non al Führer, vendendo cara la pelle dentro e fuori il rettangolo di gioco...
di Marco Della Croce
continua→Dhyan Singh Chand
Cosa ci fa, in un imprecisato giorno del 1919 nel nord dell’India, un ragazzino di quattordici anni trascinato controvoglia dal padre a vedere una partita tra uomini che si contendono una pallina con delle strane mazze di legno? Semplice, sta per diventare il grande, l’inimitabile, l’inarrivabile Dhyan Singh Chand. Storie di Sport ripercorre la storia di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi di hockey su prato...
di Marco Della Croce
continua→Settimio Terracina
Le Leggi Razziali salgono sul ring
Ferrara, 1937. Un giovane pugile sale sul ring indossando un paio di pantaloncini su cui è stata cucita all’altezza della coscia sinistra una stella di David (o “croce sionista”). Storia dell'uomo che, per sfuggire alle Leggi Razziali, dovette andare a combattere e a vivere negli USA...
di Melania Sebastiani
continua→La Coppa Davis 1976
La maglietta rossa di Adriano Panatta
“Paolo, oggi ci mettiamo le magliette rosse”. Adriano Panatta ha deciso: per il doppio decisivo della finale di Coppa Davis vuole giocare con la maglia scarlatta. Non vuole né la verde né la blu, con cui ha vinto al Foro Italico in finale su Guillermo Vilas e al Roland Garros su Harold Solomon dopo aver battuto Björn Borg ai quarti...
di Alessandro Mastroluca
continua→Wimbledon sotto le bombe
Quando il Centre Court era una trincea
Ms. Rose Cherry non riuscì a credere ai suoi occhi vedendoli accamparsi in quell’autentico sacrario del tennis che era l’All England Club di Londra, dove lei lavorava come responsabile della ristorazione da quasi dieci anni; ma la storia, si sa, non fa sconti a nessuno, così nell’agosto 1939, mentre Adolf Hitler si preparava ad invadere la Polonia, i soldati dell’esercito britannico invasero Wimbledon...
di Graziana Urso
continua→Matthias Sindelar
La favola triste del Mozart del calcio
Piangevano gli oltre quarantamila viennesi che accompagnavano silenziosamente il feretro. E piangeva anche chi, dalle finestre e dai balconi, seguiva il corteo funebre che scorreva lento verso il cimitero. Quel freddo giorno di gennaio del 1939 tutta la città si strinse commossa attorno a quella bara. Un funerale maestoso, partecipato, sentito. Degno di un re o di un eroe...
di Marco Della Croce
continua→
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