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Béla Guttmann
«Nessuna squadra portoghese vincerà più una Coppa dei Campioni per due anni consecutivi. E il Benfica per cento anni non vincerà una coppa europea». Con questa “maledizione” Béla Guttmann, probabilmente il più grande allenatore di calcio della prima metà del Novecento, si congeda dal Benfica la sera del 2 maggio 1962 subito dopo la conquista della seconda Coppa dei Campioni consecutiva. Una maledizione che dura da oltre mezzo secolo...
di Gabriele Radaelli
continua→Moacir Barbosa
È stato il primo portiere nero del Brasile. Da una fabbrica di imballaggi al tempio del calcio mondiale. Ma la partita che avrebbe dovuto consacrarlo divenne il suo incubo, la sua persecuzione. Fu lui la vera vittima del Maracanaço...
di Daniel Degli Esposti
continua→Maracanã
È stato lo stadio del Maracanaço e del Milésimo di Pelè, dei dribbling di Garrincha e delle punizioni di Zico. Oggi il Maracanã ha cambiato pelle, grazie a imponenti lavori di ristrutturazione che sono tra le ragioni delle proteste popolari esplose durante la Confederations Cup. Uno specchio delle contraddizioni di un Paese in cui le partite di calcio sono tornate ad essere solo un gioco...
di Danilo Francescano
continua→Milan-Benfica 1963
La magica notte di José Altafini
Quando, dopo soli 18 minuti, Eusébio infilò la porta di Ghezzi, pochi avrebbero scommesso sui rossoneri. Mister Rocco, però, non era uno che si arrendeva alle prime difficoltà. Strigliati a dovere i suoi giocatori nell'intervallo, nella ripresa li condusse a una grande vittoria ottenuta grazie a una strepitosa doppietta di José Altafini. Il Benfica era battuto, il Milan poteva sollevare al cielo la prima Coppa dei Campioni della sua storia...
di Melania Sebastiani
continua→Milan-Barcellona 1959
La lezione di calcio degli Azulgrana
4 novembre 1959: allo stadio di San Siro va in scena Milan-Barcellona, ottavo di finale della Coppa dei Campioni. Storia di una grande delusione per i colori rossoneri, che costituì però il trampolino di lancio di una leggendaria serie di successi nella più importante competizione europea...
di Raffaele Ciccarelli
continua→Obdulio Varela
L'uomo che ammutolì il Maracanã
Il capitano di una squadra di calcio raramente è un uomo qualunque. Non è obbligato ad avere talento, ma non può prescindere da lealtà, coraggio, spirito di sacrificio, lucidità. Il capitano è il saggio del campo, ergo il leader. Obdulio Varela, capitano del Peñarol e dell’Uruguay, non era nato per essere un fuoriclasse. ...
di Graziana Urso
continua→Uruguay-Brasile: incubo al Maracanã
Non c’erano altri pronostici. Anche i più scettici e navigati opinionisti e conoscitori del calcio di quell’epoca non avrebbero scommesso un centesimo bucato contro la vittoria della squadra che avrebbe ospitato i quarti Campionati del mondo di calcio. Era il 1950 e la kermesse iridata, la prima dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, si sarebbe infatti svolta in Brasile...
di Marco Della Croce e Danilo Francescano
continua→
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